I temi trasversali
La riflessione storiografica e teorica promossa da ORMETE, attraverso l’integrazione di fonti orali e fonti tradizionali, si articola in particolare su alcuni grandi temi, che sono trasversali a tutte le tappe o sottoprogetti (I nostri progetti)
Il mestiere dell’attore
L’attore, il suo sapere teatrale e il suo mestiere sono uno dei maggiori patrimoni culturali e artistici del teatro italiano. Un patrimonio che tuttavia rischia di andare perduto, proprio perché è sempre più sottile il filo della tradizionale trasmissione del sapere in teatro, da attore ad attore, da maestro ad allievo, nella vita pratica della scena. In particolare, la riflessione sull’attore del Novecento e sulla forte mutazione di alcuni aspetti della sua identità (si pensi solo all’introduzione della categoria del performer), fra tradizione e innovazione, fra decadenza e rilancio, fra regia e autonomia artistica, necessita di un confronto in due direzioni. La prima direzione è quella della memoria dell’attore su di sé: sulla propria individualità di attore e sul far parte di una comunità (di una compagnia, di una scuola, di una categoria professionale). Il secondo percorso è quello della memoria sugli attori attraverso sguardi e ricordi diversi: quello dell’attore che narra di un altro attore, quello del teatrante non attore, quello dello spettatore.
ORMETE articola la ricerca in questo campo seguendo più percorsi che si innervano in molti diversi progetti; ma riserva anche una sezione progettuale specificatamente dedicata al tema dell’attore: L’arte e il mestiere dell’attore
Lo spazio del teatro nella città
Di particolare interesse sarà indagare il rapporto fra teatro e città: sia il radicamento delle esperienze artistiche nel cuore dei contesti urbani, sia le esperienze di decentramento. Un luogo e un tempo determinati costituiscono infatti le condizioni fenomenologiche e storiche indispensabili di ogni spettacolo teatrale, che trova la sua peculiarità proprio nel rapporto che di volta in volta si istituisce tra chi fa lo spettacolo e chi vi assiste. Facendo del rapporto fra teatro e tessuto cittadino una cartina di tornasole della vita e della cultura del tempo ma anche dei costumi, delle tradizioni, dei gusti e delle modalità di fruizione dell’arte in alcuni emblematici contesti.
Spettatore e spettatori
Una riflessione sulle trasformazioni che, negli ultimi quarant’anni, hanno investito lo spettatore teatrale, la sua identità anagrafica, sociale e culturale, da un lato, il suo ruolo all’interno dei processi artistici, dall’altro, è una tema di fondamentale interesse, non solo per gli studi teatrali, ma in generale per la comprensione di alcuni importanti mutamenti socioculturali contemporanei. Per quanto cruciale, l’argomento è rimasto tuttavia poco indagato data la complessità delle questioni che pone in campo e la difficoltà a reperire fonti adatte. In questa direzione, la raccolta di testimonianze orali potrebbe colmare almeno in parte una lacuna consistente e, con l’ausilio e l’integrazione di altri dati e fonti, permettere di avviare uno studio anche metodologico sul tema dello spettatore.