I nostri collaboratori
Ho cominciato la mia formazione nel 1981 all’ISTA, scuola di antropologia teatrale di Eugenio Barba e incontrando la ricerca di Jerzy Grotowski, ho proseguito fondando la compagnia di teatro delle donne *Teatro Viola* e recitando con *TeatroNatura*, poi alla fine degli anni Ottanta ho inventato *Tape Connection*, una delle prime società di produzione e distribuzione di videoteatro.
Sto continuando il mio percorso creativo come formatrice alla Sapienza di Roma e al Centro Teatro Ateneo, dove ho collaborato a vari progetti, in particolare sulle problematiche legate alla digitalizzazione dell’audiovisivo di spettacolo.
Tra le mie pubblicazioni:
How are on-line Digital Libraries changing Theatre Study and Memories?, in, P. Nesi e R. Santucci, a cura di, Information Technologies for Performing Arts, Media Access, and Entertainment, Springer Heidelberg London New York 2013; OUT OF ORDER. Quel che resta del corpo nello spettacolo contemporaneo (curatela), Bulzoni 2012; Il teatro e la Rete: dal corpo al “senza corpo” nella nuova scena digitale, in A. Balzola (a cura di), La scena tecnologica. Dal video in scena al teatro interattivo, Dino Audino Editore, 2011; *I te@tri nella rete. Arti e tecniche dello spettacolo nell’era dei nuovi media, (con Nicola Savarese), Carocci editore 2004; Il bambino attore, il bambino spettatore, con F. Fava, FrancoAngeli 2002.
È stato professore ordinario presso l’Università di Genova, dove ha insegnato per quaranta anni Storia del teatro e dello spettacolo. Ha tenuto lezioni alle Università di Amsterdam, Losanna e Friburgo.
È autore di libri, articoli e saggi su vari momenti e figure della storia dello spettacolo, in particolare sul “Grande Attore” dell’800 (ricordiamo nel 2011 mostra Tommaso Salvini. Un attore patriota nel teatro italiano dell’Ottocento sotto l’egida del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dell’Unità d’Italia), il teatro di Bertolt Brecht in Italia, la drammaturgia in Liguria (in particolare Paolo Giacometti e Gilberto Govi).
Ha fatto parte del gruppo che ha dato vita nel 1975 al Teatro della Tosse e nel 1976 ha fondato il Teatro dell’Archivolto, del quale è stato anche direttore artistico.
Ha fondato nel 1981 la casa editrice Costa & Nolan. In questa impresa ha assunto anche l’incarico di direttore editoriale e di direttore di una collana teatrale che ha fatto conoscere in Italia i più significativi drammaturghi stranieri a partire dagli anni Settanta del Novecento.
Per un decennio circa, tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento, è stato membro del Consiglio di amministrazione del Teatro Stabile di Genova e Presidente del Museo-Biblioteca dell’Attore.
Sono nata nel 1985. Ho studiato Scienze Sociali all’EHESS di Parigi e Studi Teatrali alla Sorbonne Nouvelle / ENS. Nel 2017 ho concluso un dottorato di ricerca europeo presso la scuola dottorale in Scienze Umane dell’Università di Parma e in Arti con specializzazione in Danza presso l’Université Côte d’Azur di Nizza. Basandomi anche su fonti di storia orale, ho condotto una ricerca sulle modalità di trasmissione della memoria e del repertorio Bausch realizzato grazie al supporto della Pina Bausch Foundation.
Sono membro del laboratorio CTEL (Université Côte d’Azur), di OBVIL (Paris-Sorbonne), dell’atelier dei giovani ricercatori del Centro Nazionale della Danza (Parigi), della aCD (Association des Chercheurs en Danse, Francia), di Airdanza e della Consulta Universitaria del Teatro.
Le mie ricerche vertono sull’estetica e sull’epistemologia del teatro e della danza, sulla trasmissione delle conoscenze e sul funzionamento della memoria nelle arti sceniche. Mi occupo di danza e scrittura, di drammaturgia della danza, di archivi per le arti performative e della storia orale come metodologia per la ricerca negli studi.
Sono redattrice di “Teatro e Critica” e dal 2015 faccio parte della Springback Academy di Aerowaves Europe. In teatro, ho lavorato come danzatrice fino al 2010 e in qualità di dramaturg di danza oggi collaboro con diversi artisti italiani residenti in Italia e all’estero.
In questi ultimi anni mi sono impegnata anche in diversi progetti di diffusione della cultura teatrale e coreutica.
Assegnista di ricerca presso il DIRAAS dell’Università degli Studi di Genova per il progetto Fonti orali e fonti d’archivio per la storiografia teatrale del secondo Novecento.
Come studiosa mi sono formata indagando sul teatro dal punto di vista letterario e scenico; ho lavorato, in particolare, sulla letteratura teatrale dal Sei al Novecento, da Giovan Battista Andreini ad Enzo Moscato, tenendo lezioni, seminari e laboratori universitari di analisi dello spettacolo teatrale.
Negli ultimi anni, il percorso tra il testo e la scena mi ha dato l’occasione di collaborare con diverse storiche istituzioni teatrali. Ho seguito diverse produzioni del Teatro Stabile di Genova sia come docente sia come assistente alla regia e, a livello scientifico, ho iniziato a confrontarmi con il patrimonio di memoria orale e materiale di questo teatro.
Mi sono laureata in DAMS nel 2014 presso l’Università degli Studi di Genova con una tesi di organizzazione teatrale sul Festival teatrale di Borgio Verezzi (http://id.sbn.it/bid/LIG0220218) e in Letterature moderne e spettacolo nel 2017 con una tesi dal titolo Ricordare il teatro: oralità e memoria allo Stabile di Genova.
In questa occasione ho potuto indagare la storia del Teatro genovese dalla sua fondazione fino alla fine degli anni settanta attraverso le testimonianze orali dei protagonisti.
Attualmente, tra le altre attività, tengo un corso di Storia del teatro presso l’Unitre di Borgio Verezzi e Pietra Ligure.
Attrice, formatrice e docente, Francesca Fava si diploma al corso per attori presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da L. Ronconi e nel 2013 consegue il Dottorato di ricerca in Studi di Genere presso l’Università Federico II di Napoli.
Ha tenuto seminari all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e all’Università di Ferrara.
Dal 2011 è responsabile del laboratorio teatrale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e attualmente è docente a contratto presso la Libera Università di Bolzano.
Tra le sue pubblicazioni: Il bambino attore, il bambino spettatore, con M. Giacobbe-Borelli, FrancoAngeli 2002, Medea a teatro: il mito e la contingenza storica, Filema 2009 e Votes for Women! e Pageant of Great Woman, due pièces di attrici inglesi del repertorio di propaganda suffragista, Liguori 2012.
it.linkedin.com/in/andreafemminini
Freelance Web Developer e Funzionario Tecnico presso il Dipartimento di Scienze storiche, filosofico-sociali, dei Beni culturali e del Territorio dell’Università di Roma Tor Vergata.
La mia è una formazione tecnica nell’ambito informatico alla quale ho affiancato la passione per lo studio e per le scienze umanistiche cercando di far convivere e convergere i due ambiti. Ho seguito la naturale evoluzione di Internet realizzando, senza soluzione di continuità, siti web, approdando ai CMS e diventando esperto di WordPress e di Drupal.
Mi piace insegnare, lavorare in gruppo e raccogliere nuove sfide professionali; ho spesso cambiato tipo di attività acquisendo nuove competenze e nuove professionalità.
Email: andrea.femminini@gmail.com
P.S.: …l’impostazione grafica del sito di Ormete? è… colpa mia.
Ester Fuoco è dottoranda in Digital Humanities presso l’Università degli Studi di Genova in co-tutela con l’Université Paris 7 Diderot. I suoi principali ambiti di ricerca sono il Teatro e danza del XX e XXI; l’antropologia teatrale, la Neuroestetica e la Psicologia sociale dei sistemi interattivi.
Nel 2014 ha collaborato con la cattedra di Estetica dello spettacolo dell’Università degli Studi di Milano. È stata docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e l’Università di Genova. Dal 2018 collabora come cultrice della materia alla cattedra di Drammaturgia e Storia del Teatro presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
È membro del comitato di redazione delle riviste scientifiche «ITINERA- Rivista di filosofia e di teoria delle Arti» e «Odradek – Studies on Philosophy of Literature, Aesthetics and New Media Theories».
È responsabile della Comunicazione e rapporti con enti esterni per la European association for the study of theatre and performance (EASTAP) e membro del comitato di gestione dell’Association pour la recherche et la création en lien avec la technologie – Theatre in Progress.
Tra le sue recenti pubblicazioni: L’anamorphisme du corps béante sur la scène numérique in Corps béants, corps morcelés. Altération et constellation du corps dans les arts scéniques et visuels, EME, collana “Arts, rites et théâtralité »; Le corps mutant. Les différentes formes du corps performatif, in L’acteur face aux écrans. Corps en scène, a cura di J. Féral, L’Entretemps e Rendre visible le mouvement du temps, in Scène (post)numérique. Anthologie critique d’écrits et d’entretiens d’artistes, a cura di Izabella Pluta
http://www.unipr.it/ugov/person/88458
Sono ricercatrice presso l’Università di Parma, dove insegno Storia del teatro contemporaneo.
A fianco delle mie indagini sulla regia teatrale europea (con i volumi su Edith Craig, Bulzoni 2003 e il Théâtre du Soleil e Ariane Mnouchkine, Titivillus 2012) porto avanti da sempre indagini mirate sul teatro italiano del Novecento e contemporaneo, con interventi sia critico/storici che di taglio divulgativo e militante: ho scritto di Laura Curino e Teresa Ludovico, degli intrecci fra storia del teatro e storia delle donne, mi sono occupata di teatro civile e politico, dei teatri contemporanei che agiscono in ambiente naturale, di teorie e prassi della scena.
Spesso, accanto al lavoro sui documenti e gli archivi, ho utilizzato le fonti orali come metodo di indagine storica.
Nel 2001 si laurea in Materie letterarie, presso l’Università degli Studi di Torino in Storia del teatro e dello spettacolo italiano.
Tra il 2002 e il 2006 è responsabile dell’organizzazione generale, della segreteria di produzione, delle relazioni istituzionali e dei progetti di finanziamento presso la Società Cooperativa ArtQuarium, diretta dall’attore Eugenio Allegri.
Nel 2006 collabora con l’organizzazione del Festival musicale Torino Settembre Musica (oggi MiTo) alla redazione dei programmi di sala e fino al 2008 fa parte della redazione della rivista on line www.lasinovola.it.
Dal 2008 al 2013 è redattrice ed editor per Pearson (già Paravia Bruno Mondadori) e Chiarelettere.
Pubblica come autrice i volumi di Morfologia e Sintassi del manuale di grammatica italiana Parola mia! per le scuole medie inferiori (Paravia, Torino 2008)
Ho conseguito la Laurea Magistrale in Letterature Moderne e Spettacolo con una tesi dal titolo Io c’ero: le voci dei testimoni nella storia del teatro. Lo Stabile di Genova dalla nascita alla condirezione di Squarzina (1951-1964), presso l’Università degli Studi di Genova.
Con la mia ricerca ho cercato di arricchire la storia del Teatro Stabile grazie ai testimoni che, attraverso ricordi ed emozioni, mi hanno suggerito percorsi personali e inediti.
Ho intenzione di proseguire la ricerca sul recupero della memoria dei testimoni ai fini di poter contribuire a rileggere e completare la storia del teatro.
Attualmente insegno Letteratura italiana e Lingua latina presso un liceo scientifico.
Federica Mazzocchi è professore associato di Discipline dello spettacolo al DAMS presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino (www.dams.unito.it).
Insegna Tecniche di regia teatrale e Animazione teatrale per la laurea triennale e Drammaturgia teatrale per la specialistica. È fra i membri fondatori del Centro Ricerche Attore e Divismo (CRAD).
Studiosa della regia italiana, è in particolare specialista del teatro di Luchino Visconti cui ha dedicato numerosi saggi e volumi.
Dirige, con Anna Barsotti, Narrare la scena per l’editore ETS di Pisa, collana di studi critici sul teatro italiano ed europeo (www.edizioniets.com).
È membro del Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Multimedia e l’Audiovisivo (CIRMA).
Laureata in Storia del Teatro italiano con una tesi dal titolo Storia orale e Teatro: il Beat 72 di Roma (presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, aa. 2011-12), da anni collaboro con Kataklisma teatro, Elvira Frosini e Daniele Timpano.
Temporaneamente lavoro in una pasticceria.
http://cdsdams.campusnet.unito.it/do/docenti.pl/Show?_id=apetrini;sort=DEFAULT;search=;hits=28
Ricercatore in “Discipline dello Spettacolo” presso l’Università degli Studi di Torino dove insegna “Storia e teorie dell’attore”. Si è occupato in particolare di storia dell’attore teatrale, dal Cinquecento al Novecento.
I suoi studi recenti si sono concentrati sulla scena ottocentesca (approfondendo le figure di Gustavo Modena, Giovanni Emanuel e Giacinta Pezzana) e sul teatro di Carmelo Bene, Carlo Cecchi, Carlo Quartucci e Carla Tatò. Ha rivolto poi un interesse specifico all’indagine della storia e della fenomenologia dell’industria culturale.
Fra le sue monografie: Gustavo Modena. Teatro, arte, politica, 2012; Dentro il novecento. Un secolo che non abbiamo alle spalle: frammenti di storia della cultura e dello spettacolo, 2006; Amleto da Shakespeare a Laforgue per Carmelo Bene, 2004.
Ha curato e organizzato recentemente i convegni: insieme a Giuliana Pititu “Così vicini, così lontani. Bene-Quartucci, due strade della sperimentazione teatrale italiana” (28-29 marzo 2014) organizzato a Torino da Pratici e Vaporosi, DAMS, Museo Nazionale del Cinema, Centro Studi del Teatro Stabile, Teatro della Caduta; “Ripensare Gustavo Modena, attore e capocomico, riformatore del teatro fra arte e politica” (23-25 novembre 2011) organizzato a Torino dalla Facoltà di Scienze della Formazione, dal Centro Studi sull’Attore e il Divismo, dal Dottorato di Musica e Spettacolo, dal DAMS dell’Università di Torino).
Marta Porzio ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Discipline dello Spettacolo presso il DAMS di Bologna, sotto la guida del prof. De Marinis.
Ha pubblicato diversi studi di storia del teatro su riviste specializzate ed è autrice della monografia La resistenza teatrale — il teatro di ricerca a Napoli dalle origini al terremoto (Bulzoni, 2011).
Ora, se le si chiede cosa fa, risponde ‘sono educatrice’. Perché in parte tenta di farlo, ma soprattutto le piace questa risposta.
Sono dottore di ricerca in Beni culturali e territorio presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. La mia ricerca si è concentrata sull’archivio del drammaturgo Franco Scaldati, iniziata con la laurea magistrale presso l’Università La Sapienza di Roma in ‘Saperi e Tecniche dello spettacolo teatrale’. Fasi centrali del percorso sono state la ricostruzione del contesto storico, l’ordinamento del suo archivio letterario e un inquadramento delle sue opere anche attraverso la creazione di fonti orali dedicate, che saranno incluse all’interno del progetto Ormete. Faccio parte del comitato di redazione della collana Teatro e Memoria edita da Academia University Press.
Ho partecipato e contribuito all’organizzazione di diversi convegni e ho collaborato con diverse istituzioni teatrali nazionali al fine di creare interviste, ricerca e produzione di materiali documentali. Sono curatrice di alcuni percorsi intermediali dedicati al Nuovo Teatro in Italia all’interno del sito www.nuovoteatromadeinitaly.com (con focus su artisti quali Claudio Remondi e Riccardo Caporossi, Giuliano Scabia, Franco Scaldati, Danio Manfredini).
Dal 2012 sono membro del direttivo della testata online «Teatro e Critica» scrivendo di teatro, danza, occupandomi di intervistare diversi artisti della scena contemporanea internazionale, curando inoltre laboratori di formazione all’interno di progetti in collaborazione con festival italiani e Università.
Paolo Ruffini, artefice di saggi e interventi critici su magazine e libri scrive di live arts. Dirige la collana “Spaesamenti” per la casa editrice Editoria & Spettacolo.
È stato condirettore artistico di Santarcangelo – International festival of the Arts nelle edizioni 2006 e 2007.
È autore di Yasmeen Godder (L’Epos, Palermo 2005), sul lavoro della giovane coreografa e danzatrice israeliana; Resti di scena – materiali oltre lo spettacolo (Edizioni Interculturali, Roma 2004), un “racconto” costruito come tessitura dai materiali poetici di artisti della scena contemporanea italiana e, insieme a Stefania Chinzari, di Nuova scena italiana – il teatro dell’ultima generazione (Castelvecchi, Roma 2000), manuale della scena della ricerca teatrale degli anni novanta.
Ha curato Ipercorpo – spaesamenti nella creazione contemporanea (Editoria & Spettacolo, Spoleto 2005), riflessione sul corpo scenico con interventi di antropologi, architetti, critici e artisti; con Olivier Bouin Scritti sulla contemporaneità (Fandango, Roma 2006), una disamina sul concetto di contemporaneità con interventi di artisti, studiosi d’arte, esperti di musica contemporanea e, con Pietro Gaglianò, del volume Prometeo – Focus on Art and Science in the Performing Arts. Esperienze di forme in movimento nello spazio contemporaneo (Editoria & Spettacolo, Spoleto 2011), analisi del rapporto fra arte e scienza oggi.
Laureata in Storia dell’Arte e Valorizzazione del Patrimonio storico artistico con la tesi Ai margini delle istituzioni, al centro della sperimentazione: Genova e la Borsa di Arlecchino (Università degli Studi di Genova a.a. 2011-2012), vincitrice della Borsa di Studio Fulvia Bardelli, attualmente lavoro come consulente presso un’agenzia di comunicazione, dividendomi tra Genova, Milano e altre città italiane.
Incline alla ricerca in ambito storico – artistico e appassionata, oltre che di teatro, di storia dell’archeologia industriale, ho pubblicato il libro L’epopea del gas (Genova 1838-1972). Dal gas illuminante al metano (Ediz. italiana e inglese), Genova, Erga, 2010.
Insegna Regia alla Scuola di Comunicazione dell’Università Federale di Rio de Janeiro (ECO/UFRJ).
Come ricercatrice si occupa di artisti e compagnie viaggianti, specialmente tra Italia e America Latina.
Ha pubblicato Uma amizade revelada (Rio de Janeiro 2004); Critica da razão teatral (São Paulo 2005); Un baritono ai tropici (Reggio Emilia 2008); Teatro no Brasil (São Paulo 2011) e A missão italiana (São Paulo, 2014) e molti saggi sul tema.
È regista e drammaturga. È attivista nel campo sociale dagli anni 90, impegnata in laboratori di cittadinanza in scuole, carceri, gruppi di donne, di migranti etc. con tecniche teatrali, principalmente di Teatro dell’Oppresso.